Sunday 22 February 2009

Acclimazioni di bambù e di palme 1862

La società d'acclimazione continua le sue prove, dalle quali deve ripromettersi molto, ove si pensi che quasi tutte le piante utili sono straniere all'Europa dove nel corso dei secoli allignarono.

Si è con ottima prova esperimentata nella Francia meridionale la coltivazione del bambù della China settentrionale. La Sardegna e l'Italia meridionale offrirebbero abitazione non meno propizia a questo prezioso arbusto alimentare, nonché all' Areca sapida, palmizio concittadino all' Araucaria excelsa. Molte altre palme, secondo le diligenti osservazioni di Naudin, aspettano solo la mano dell'orticultore per abbellire le riviere dell'Europa meridionale. Il Chamaerops excelsa della China settentrionale, si utile, e capace di tolerare la temperatura di dodici gradi sotto zero, conta due robusti individui che vivono da molti anni in piena terra nei giardini di Kew presso Londra. La Chamaerops martiana sale sull'Himalaya fino alle regioni dove per molti mesi regna la neve. Alla Nuova-Olanda rapiremo un giorno la magnifica Livingstona australis che vi sfida le invernali brinate; e a Porto Natale, sotto un clima non mollo diverso da quello della Spagna meridionale, la Phoenix reclinata, meno utile ma più bella della fenice dattilifera delle oasi africane. Anche l'America fornirà un tributo di palme. Tali sono il Coccos australis e la Imbya spectabilis del Chili che fece prova in Algeria, a Tolone e nelle isole d'Hyères. L'acclimazione di questa pianta saccarifera sarebbe tanto più desiderabile in Francia, in Corsica, in Sardegna e in Sicilia, essendo in pericolo d'essere distrutta nelle sue contrade native, per la sfrenala cupidigia dei trafficanti. Più a settentrione fra i tropici, e sui dorsi alti e rigidi delle Ande, Alcide d'Orbigny indicò il Diplothemium Torallii, rivale della gigantesca palma cerifera ( Ceroxylon andicola), come proprio ad essere trapiantato sulle rive meridionali del Mediterraneo. Le alte montagne del Messico offrirebbero anche esse nuovi ed utili ospiti all'Europa, la Brahaea dulcis che vi s'inselva di consorto coi pini e le querele. Finalmente l' America settentrionale donerebbe ai nostri giardini il Chamaerops palmello della Luisiana e della Carolina, a nessun altro secondo per l'eleganza delle frondi.

P. Lioy
IL Politecnico Vol. XV, Milano, 1862, p.120

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